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Avere 40 anni: il mio viaggio nella Terra di Mezzo

Ci sono arrivata serenamente, mettiamola così. Ok, forse con un’ansia leggera e una lieve preoccupazione, non per l’età che avanza ma per aver messo in discussione tutto, anche le cose che mi sembravano buone. Adesso, appena compiuti i 40 anni, il mio viaggio nella Terra di Mezzo è iniziato, e perlomeno la direzione da prendere mi è chiara (forse).

Qualcosa sta cambiando (forse)

Nessuna strada tortuosa, per fortuna. Ne parlavo qualche giorno fa durante un pranzo, e spiegavo che da quando ho compiuto i 28 anni (o forse 30) non mi sento di essere cambiata molto, anche se il viso non è più tonico come quello di una volta (sigh). Invece, ritrovandomi poi da sola a casa, ho riflettuto. E forse qualcosa mi sembra già diverso.

 

Quarant’anni è un’età terribile. Perché è l’età in cui diventiamo quello che siamo. (Charles Péguy, Victor-Marie)

 

Passo spesso in rassegna le mie scelte, i miei comportamenti, e qualcosa poteva di certo andare diversamente, sia a livello personale che professionale. Anche nelle piccole cose, ho già l’impressione di ricalibrare azioni e parole, che sono ora meno dure e avventate. Credo di essermi ammorbidita, incredibilmente.

Ho aperto le porte a chi la pensa diversamente da me, ho chiuso invece le porte alle mie insicurezze e credo di sentirmi pronta a perdonarmi gli errori e i fallimenti futuri.

Leggevo, pochi minuti fa, l’articolo di un famoso sito di psicologia che spiega come nell’età di mezzo si viva un certo disincanto (liberazione da, o cessazione di, uno stato d’incantesimo; condizione di chi è ormai privo d’illusioni: ormai pensa al passato con disincanto – Treccani). Ma io non sono mai stata in una bolla di sapone, solo che affrontavo tutto di petto e poi, puntualmente, mi facevo sopraffare dagli errori, dai pentimenti. Ero dura con me stessa, ma non in modo sano.

L’unica realtà oggi, per quanto mi riguarda, è quella della svolta: a 40 anni voglio affrontare la vita diversamente, anzi, non la voglio proprio affrontare, voglio vederla scorrere di fianco a me senza permetterle di schiacciarmi. Libera e piena di buoni propositi, come il Capodanno della mia vita intera. E possibilmente sobrio, per la prima volta!

Giornalista pubblicista. Sognatrice razionale, sportiva, viaggiatrice, videogiocatrice. Laureata in scienze della comunicazione.

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